Il paese degli elefanti: miti e realtà sulle riserve italiane di idrocarburi
Venerdì 24 aprile l'incontro con Luca Pardi, autore del libro
Potenza 22 aprile 2015 - Dire che l’Italia è ricca di idrocarburi è come dire che il nostro paese è il paese degli elefanti perché ce ne sono due allo zoo di Pistoia e altri tre o quattro sparsi per i circhi. Da questa battuta pronunciata da Luca Pardi, presidente Aspo Italia (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio) durante la trasmissione RAI 3 Ambiente Italia, nasce l’instant book “Il paese degli elefanti: miti e realtà sulle riserve italiane di idrocarburi” (Luce Edizioni) che verrà presentato dall'autore venerdì 24 aprile alle ore 18 presso la libreria Ubik di Potenza.
Pardi in questo libro fa il punto su quanto sappiamo della situazione energetica globale. L’idea è di proporre una voce discordante rispetto a quella dell’informazione economica convenzionale che tende a considerare le riserve di idrocarburi praticamente infinite e il problema del loro sfruttamento una questione tecnico-politica senza alcun approfondimento sui limiti fisici di disponibilità di queste risorse che, sfortunatamente, sono ancora la linfa vitale del metabolismo sociale ed economico. Di energia e idrocarburi si parla molto spesso sui giornali e in TV, ma raramente si affronta il tema con una visione olistica e, ancor più raramente, i giornalisti hanno il tempo e la forza di analizzare criticamente le fonti a cui si appoggiano.
Comprendere il significato di Picco della risorsa per dare una risposta alla crescente frenesia trivellatrice che cerca di convincere l’opinione pubblica ad andare a cercare estrarre e bruciare ogni singola goccia di petrolio presente nel sottosuolo, soprattutto in Basilicata.
Si tratta, come scrive lo stesso autore nell'introduzione del testo, di un documento militante scritto ad uso di chi nelle istituzioni e sul territorio si oppone all'ulteriore violenza sull'ambiente costituita dalle trivellazioni.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto “Eco” promosso da Legambiente Basilicata e sostenuto dalla Regione Basilicata attraverso il programma Epos 2010 – 2013 per l’Educazione e la promozione della sostenibilità ambientale.