Il Circolo Legambiente "Ken Saro Wiwa" di Potenza aderisce all'associazione nazionale Legambiente Onlus, utilizzandone la tessera nazionale quale tessera sociale e adottandone lo Statuto. Lo statuto del Circolo Legambiente di Potenza è stato approvato dall'assemblea dei soci riunitasi il 13 novembre 2015.
Di seguito i primi articoli, lo statuto completo insieme all'atto costitutivo è in fondo alla pagina:
Art. 1 Denominazione
E’ costituita l’associazione di volontariato denominata Circolo Legambiente di Potenza con sede a Potenza in Viale Firenze 60C, avente durata illimitata. La sede dell’associazione potrà essere mutata con deliberazione del Comitato Direttivo. Il Circolo, condividendone le finalità, aderisce all'associazione nazionale Legambiente utilizzandone la tessera nazionale quale tessera sociale e adottandone lo Statuto. Il Circolo è denominato Ken Saro Wiwa in onore del poeta Nigeriano, ucciso dal regime dittatoriale che opprimeva il suo paese.
Art. 2 Status giuridico
L’associazione è disciplinata dal presente statuto nonché dalle Leggi Statali e Regionali ed, in particolare, della Legge 11 agosto 1991 n° 266 e D.lgs. n° 460/97 e dai principi generali dell’ordinamento giuridico. L’organizzazione e l’attività dell’associazione possono essere disciplinati, in armonia col presente Statuto, da un Regolamento interno, emanato dal Comitato Direttivo. In quanto organizzazione di volontariato il Circolo è membro della Federazione Nazionale Legambiente Volontariato che promuove e coordina i Circoli ed i Gruppi di volontariato ambientale aderenti a Legambiente ed iscritti nei registri Regionali di Volontariato. Il presente statuto è modificabile con delibera dell’Assemblea da adottarsi con la partecipazione di almeno due terzi dei componenti in prima convocazione e della metà più uno in seconda convocazione e con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Art. 3 Finalità
Il Circolo opera per la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente (con l’esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi di cui all’art.7 del decreto legislativo 5 Febbraio 1997 n.22), delle risorse naturali, della salute collettiva, delle specie animali e vegetali, del patrimonio storico, artistico e culturale, del territorio e del paesaggio; a favore di stili di vita, di produzione e di consumo e per una formazione improntati all’eco sviluppo e a tutela dei consumatori, ad un rapporto equilibrato tra essere umano e natura.
Kenule Beeson Saro-Wiwa, detto Ken, è stato uno degli intellettuali più significativi dell’Africa postcoloniale. Al lavoro artistico (scrittore e drammaturgo) fa seguito un forte impegno nella vita pubblica, che lo vede prima ricoprire ruoli istituzionali, e poi porsi in aperto contrasto con queste facendosi portavoce ufficiale delle popolazioni del delta del Niger, specialmente della propria etnia, gli Ogoni.
Promotore del MOSOP (Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni) attacca le multinazionali petrolifere in particolar modo la Shell, responsabili dell’avvelenamento dell’ecosistema e del popolo Ogoni, costretto all’emigrazione forzata ed alla miseria.
Il movimento ottiene enorme risonanza internazionale rendendo la posizione di Ken Saro Wiwa scomoda non più solo alle multinazionali, ma anche ai governi che le difendono. Il 10 Novembre 1995 dopo un processo farsa fu impiccato dal regime militare.
“Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale.”
Per saperne di più:
Ken Saro Wiwa su Wikipedia
Remember Saro Wiwa