Api in città: nasce il movimento dell'apicoltura urbana in Basilicata
Biomonitoraggio ambientale, aspetti sociali e didattici e miele di qualità
Potenza, 12 luglio 2014 - Si è svolta ieri a Potenza la prima conferenza sull'Apicoltura Urbana in Basilicata, dal titolo “Api in città: i mille volti dell’apicoltura urbana”. Il seminario, organizzato da Legambiente Basilicata e dall’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata in collaborazione con l’ALSIA, rientra tra le attività del progetto COGITAMBIENTE, sostenuto dal programma Epos 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale.
Tema centrale dell’incontro è stata l’apicoltura urbana, con le sue diverse sfaccettature e peculiarità: non solo produzione di miele di qualità in contesto urbano, ma anche la sua valenza educativa, ricreativa, didattica, di tutela e promozione della biodiversità e di monitoraggio ambientale. Alla presenza del dott. Porrini dell’Università di Bologna e della dott.ssa Vercelli dell’Università di Torino che hanno esposto le esperienze apistiche di varie città italiane, con un occhio particolare all'apicoltura torinese, si è discusso del possibile avvio di progetti simili in Basilicata. Non a caso luogo dell’incontro è stata la sede dell’Associazione Insieme Onlus, già attiva nella produzione di miele da apicoltura sociale grazie al reinserimento lavorativo di alcuni utenti della struttura.
Ampio è stato il confronto sul tema del monitoraggio ambientale con l’impiego delle api. Già utilizzato in contesti industriali o in aree “particolarmente” delicate (in Basilicata la Trisaia di Rotondella), il biomonitoraggio è uno strumento efficace ed importante da affiancare alle tradizionali analisi chimico – fisiche condotte dalle ARPA. L’ampiezza di territorio coperto (circa 7,5 kmq), il numero elevato di individui per ciascun alveare (circa 50000) e il numero di bottinamenti compiuti (circa 1000/al giorno) permettono di avere migliaia di “campioni di analisi” prelevati quotidianamente e depositati in un unico punto: l’alveare. La conferenza è pertanto per Legambiente e le altre organizzazioni presenti (La Nuova Cittadella di Bucaletto, l’associazione Apicoltori Lucani, la coop. soc. Bioflores e alcuni dei CEAS della rete REDUS ) il punto di partenza: dalla proposta di biomonitoraggio nel quartiere Bucaletto all’installazione di alveari negli orti urbani che presto nasceranno a Macchia Romana.
La giornata apistica a Potenza si è poi conclusa con l'APICENA, una degustazione di un menù a base di miele e polline presso il ristorante Cibò. In un’atmosfera conviviale gli illustri ospiti hanno deliziato i commensali con pillole di apicoltura urbana: dal volo nuziale dell’ape regina fino all’organizzazione perfetta di un alveare.